
Azione collettiva delle donne iraniane indipendenti
Azione collettiva delle donne iraniane indipendenti è stata fondata nel settembre 2020 con l’obiettivo di difendere i risultati delle donne iraniane e dire “no” all’oppressione sessuale e di genere, alle ideologie reazionarie, alle ingiustizie nazionali, etniche, razziali ed economiche di classe. Attualmente, 22 organizzazioni di donne iraniane in tutto il mondo, pur mantenendo le loro identità di gruppo indipendenti, si uniscono nel quadro dell’Azione collettiva delle donne iraniane indipendenti per mostrare la loro solidarietà con le donne in Iran e nel mondo.
Ultime dichiarazioni
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Dichiarazione congiunta da parte delle organizzazioni femminili indipendenti in merito al disastro umanitario di Bandar Abbas in occasione della Festa internazionale dei lavoratori!
Le organizzazioni indipendenti delle donne iraniane esprimono le più sentite condoglianze alle famiglie colpite dal lutto, ai lavoratori e al popolo iraniano per la tragedia causata dall’esplosione di Bandar Abbas, in cui sono morte decine di lavoratori e lavoratrici e sono rimaste ferite più di 1.200 persone. La Repubblica islamica dell’Iran continua a nascondere le…
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Dichiarazione di “Azione congiunta delle organizzazioni femminili indipendenti dell’Iran” in conformità con l’8 marzo, la giornata internazionale delle donne
Buon 8 marzo, la giornata internazionale delle donne! Noi 23 collettivi dell’“Azione congiunta delle organizzazioni femminili indipendenti dell’Iran”, anche quest’anno, in occasione dell’8 marzo, ci uniamo per commemorare i risultati e le lotte del movimento delle donne iraniane in più di un secolo di lotta incessante contro l’oppressione di genere e altre discriminazioni, con lo…
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Condanniamo la sentenza di condanna a morte di Pakhshan Azizi, Varishe Moradi e di tutti i prigionieri a rischio di esecuzione! No alle esecuzioni!
L’azione congiunta di organizzazioni femminili indipendenti dichiara la propria solidarietà con le lotte popolari sfociate in tutto il paese contro la pena di morte. 54 prigionieri sono stati condannati a morte con accuse politiche e sono in pericolo di essere giustiziati. Pakhshan Azizi, Varishe Moradi, Babak Alipour, Behrouz Ehsani, Abbas e Habib Daris, Mujahid Kourkour…